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E’ rimbalzata ovunque in queste ore la notizia di un grave attacco informatico che ha colpito molti paesi in tutto il mondo.

In breve, l’attacco avrebbe sfruttato una vulnerabilità software ed ha permesso agli hacker di diffondere un malware su larga scala. Ciò ha portato a gravi conseguenze per molte aziende e organizzazioni, tra cui la perdita di dati sensibili e la paralisi delle attività a causa della mancata disponibilità dei sistemi informatici.

Questo incidente dimostra l’importanza di adottare misure di sicurezza appropriate per proteggere i propri sistemi informatici e i dati.

Ma riguarda anche gli psicologi? Ni. Anche se ricordiamo tutti cosa dice l’articolo 17 del nostro Codice Deontologico…

L’attacco informatico in questione riguarda tutti indirettamente ma va preso come monito poiché a quanto pare è stata sfruttata una vulnerabilità che si poteva sistemare da almeno due anni…semplicemente le persone non avevano seguito le indicazioni (chissà cosa ne pensa la psicologia).

In generale, riguarda tutti direttamente poiché per un guasto banale potremmo perdere i dati dei nostri pazienti (appunti, fatture ecc.), per un virus potremmo esporre i loro dati sensibili, condividere senza volerlo messaggi personali, ritrovarci i dati bloccati a causa di un ransomware (un programma che cripta e blocca i dati del proprio PC ed è connesso in genere ad una richiesta di riscatto).

Stando sul pratico e su qualcosa che potrebbe interessare alla categoria, in genere sono due le questioni rilevanti per la sicurezza informatica: le connessioni e la protezione dei dati.

Le Connessioni

Per quanto riguarda la sicurezza delle connessioni, è importante utilizzare protocolli di sicurezza come siti HTTPS (i siti internet che iniziano così sono considerati sicuri) o reti VPN per crittografare le informazioni durante la trasmissione su Internet.

Altri suggerimenti in merito: usare programmi come Skype, che permettono una comunicazione crittografata e WhatsApp per l’invio dei messaggi che risulta essere altrettanto buono poiché anch’esso usa la crittografia end-to-end.

La Protezione dei Dati Digitali

E’ importante eseguire regolarmente il backup dei dati importanti su dispositivi esterni (pennine USB, hard disk portatili o NAS) o su servizi di archiviazione cloud sicuri (es. onedrive).

Esistono diversi tipi di backup che possono essere utilizzati per proteggere i propri dati e assicurare la disponibilità dei sistemi informatici in caso di emergenza.

Ecco alcune delle opzioni più comuni:

  • Backup locale: si tratta di una copia di backup dei dati che viene eseguita sul proprio dispositivo, ad esempio su un disco rigido esterno o su un’unità flash USB. Questo tipo di backup è facile da eseguire e permette di proteggere i propri dati in modo rapido e semplice.
  • Backup cloud: si tratta di una copia di backup dei dati che viene eseguita su un servizio di archiviazione cloud. Questo tipo di backup è particolarmente utile perché permette di accedere ai propri dati da qualsiasi luogo e dispositivo connesso a Internet.
  • Backup incrementale (che può essere locale o su cloud): si tratta di una copia di backup dei dati che viene eseguita solo sui dati che sono stati modificati o aggiunti dall’ultimo backup. Questo tipo di backup è più veloce e più efficiente rispetto a un backup completo ma potrebbe richiedere più tempo per ripristinare i dati in caso di emergenza.

Software come FreeFile Sync compiono dei backup anche di tipo incrementale e solo sui dati aggiornati senza copiarli tutti ogni volta.

La scelta del tipo di backup dipende dalle esigenze specifiche di ogni utente e dalla quantità di dati che devono essere protetti. È importante eseguire regolarmente il backup dei propri dati per garantire che siano sempre disponibili in caso di emergenza.

Infine, altri consigli/suggerimenti pratici generali sono:

  • Non utilizzare la stessa password per più account
  • Utilizzare password complesse  
  • Abilitare la crittografia dei dati sul dispositivo (quasi tutti i PC, tablet e smartphone di ultima generazione criptano i dati in automatico purché si attivi la password o il riconoscimento con le impronte digitali)
  • Attivare la verifica in due passaggi dove possibile
  • Evitare di fornire informazioni personali sensibili su Internet
  • Non cliccare su link sospetti o scaricare allegati da fonti sconosciute
  • Installare un software antivirus affidabile e mantenerlo sempre aggiornato
  • Mantenere il proprio sistema e i software sempre aggiornati per evitare eventuali vulnerabilità

In conclusione, l’attacco informatico che ha colpito il mondo in queste ore è un monito importante per tutti coloro che utilizzano Internet e le tecnologie digitali. La sicurezza informatica non è una preoccupazione da sottovalutare e richiede un impegno costante per garantire la protezione dei dati personali e la sicurezza delle informazioni.

Ultimissima, a questo link potete trovare e scaricare un prezioso vademecum sulle prestazioni online redatto dalle colleghe e i colleghi del GdL Psicologia e Nuove Tecnologie dell’Ordine degli Psicologi della Toscana dove si parla anche di sicurezza informatica.

Per qualsiasi domanda o chiarimento puoi cliccare qui e scrivermi su whatsapp.