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Un tema ricorrente tra le psicologhe e gli psicologi è quello relativo alle modalità di pagamento delle sedute, in particolare quelle online. Le principali preoccupazioni riguardano la praticità dei metodi di pagamento e le commissioni sul transato, che sono generalmente a carico del professionista.

Oltre ai metodi tradizionali come i contanti (sempre meno utilizzati), bancomat o bonifico, stanno guadagnando popolarità strumenti di pagamento online offerti da società come PayPal, Satispay, Stripe, e altre.

Questi metodi sono particolarmente comodi, ma sollevano la questione delle commissioni (come per i POS) applicate dalle banche o dai gestori, che possono variare dallo 0% (in caso di offerte speciali) fino al 3-4% (una cifra non certo trascurabile).

Quando le commissioni diventano particolarmente elevate, ci si chiede se sia giusto o meno trasferire questo “costo” sul paziente/cliente. A questo proposito, è importante chiarire che è vietato ai professionisti (articolo 62, comma 1, del Codice del Consumo) addebitare ai consumatori costi aggiuntivi per l’uso di determinati strumenti di pagamento.

In breve, se un professionista dovesse aggiungere in fattura un sovrapprezzo legato alla commissione per un particolare metodo di pagamento, questo comportamento potrebbe essere segnalato e comportare il rischio di una sanzione. Come riportato anche in questi giorni da alcune testate.

Il problema si presenta soprattutto con strumenti come quelli offerti da PayPal particolarmente noto, che applicano commissioni più elevate rispetto ai pagamenti tramite POS, le cui commissioni tipicamente si aggirano tra lo 0,50% e l’1,50% a seconda del gestore e/o dell’offerta in corso.

Al di là della questione delle commissioni, la scelta del metodo di pagamento diventa particolarmente rilevante quando il paziente non è fisicamente presente e non può pagare tramite bancomat o carta di credito e/o per praticità, al bonifico preferisce altri sistemi.

Quindi che fare? soprattutto per le prestazioni online

Al di là del bonifico, come riportato all’inizio, vi sono varie società ad oggi che propongono servizi simili a PayPal a costi più contenuti e che consentono di ricevere pagamenti in modo particolarmente comodo e sicuro per il cliente ed il professionista tramite l’invio di un link via e-mail, whatsapp o SMS.

Una volta ricevuto il link, il cliente clicca su di esso e sceglie come pagare (tramite carta o altro) in modo veloce e sicuro.

[DISCLAIMER] Per semplicità ho riportato alcune di queste società/servizi che alla data di pubblicazione di questo articolo segnalano sui loro siti le commissioni indicate. Altro aspetto, molti di questi servizi sono simili sia per privati che per liberi professionisti, ovviamente qui di seguito sono riportate le condizioni lato business.

Satispay

Servizio che consente di accettare pagamenti tramite un App proprietaria, richiedendo che sia il professionista che il cliente siano registrati sulla piattaforma (alla data di pubblicazione di questo articolo). Le commissioni sono gratuite per importi inferiori ai 10 euro, mentre ammontano a 0,20€ per importi superiori. L’iscrizione alla piattaforma e il deposito degli incassi sul proprio conto corrente sono gratuiti.

Per ulteriori informazioni, visita: Satispay Business.

Stripe

Servizio che consente di ricevere pagamenti inviando un link al cliente tramite SMS, WhatsApp, e-mail, o tramite un modulo da inserire sul proprio sito web. Il professionista deve registrarsi gratuitamente sulla piattaforma, mentre il cliente può pagare con carta di credito, come farebbe ad esempio su Amazon.

Le commissioni applicate sono del 1,5% + 0,25€ per transazioni con carte dello Spazio Economico Europeo e del 1,9% + 0,25€ per carte premium (aziendali). Per pagamenti ricevuti al di fuori dell’UE, le commissioni variano dal 1,2% + 0,25€ fino al 3,25% + 0,25€. Non sono previsti costi per il deposito degli incassi sul proprio conto corrente, ad eccezione delle eventuali spese di cambio valuta.

Per maggiori informazioni, visita: Stripe Pricing.

Nexi

Nota per le diverse tipologie di POS, offre ai clienti che ne possiedono uno, la possibilità di attivare gratuitamente il servizio Pay-by-Link (simile a Stripe). La commissione per transazione è la stessa applicata alle transazioni fatte con il POS, variando da 0,99€ a 1,49€, a cui si aggiungono 0,30€ + IVA.

Per ulteriori dettagli, visita: Nexi Pay-by-Link.

Intesa SanPaolo

Banca che offre un servizio simile a quello di Nexi (Pay-by-Link), utilizzando proprio Nexi come piattaforma. Non sono previsti costi di attivazione né canoni mensili. La commissione per transazione è la stessa che si applica a quella eseguita tramite POS, in base al contratto stipulato, con un’aggiunta di 0,50€ + IVA.

Per maggiori informazioni, visita: Intesa SanPaolo.

Banca Sella

Banca che offre un servizio simile a quello di Nexi (Pay-by-Link), utilizzando proprio Nexi come piattaforma. Non sono previsti costi di attivazione né canoni mensili. Come sopra, la commissione per transazione è la stessa applicata a quelle eseguite tramite POS con un’aggiunta di 0,50€ + IVA.

Per maggiori informazioni, visita: Banca Sella.

PayPal

È stato tra i primi a offrire il pagamento tramite link (Pay-by-Link). Attualmente, la commissione per transazione è del 3,40% più una tariffa fissa di 0,35€ se il pagamento è in euro. In alternativa, se il cliente ha un conto PayPal e avvia la transazione tramite app, la commissione è del 1,20% più una quota fissa di 0,35€. Ovviamente il professionista deve avere un account sulla piattaforma attualmente gratuito. Il trasferimento degli incassi da PayPal al proprio conto è gratuito se si sceglie la modalità standard che può richiedere anche fino a 5 giorni per il trasferimento.

Per maggiori informazioni, visita: Tariffe PayPal.

Ad oggi vi sono anche altri servizi simili, o quasi, connessi ad alcune banche, POS o carte; semplicemente per brevità ne sono stati riportati alcuni più noti.

Infine, come scritto sopra, queste sono le condizioni che si applicano in generale ai servizi rivolti a liberi professionisti/imprese, vi potrebbero essere delle differenze in base a sconti/offerte specifiche o in base ai contratti specifici di qualche banca. Si rimanda ai rispettivi link per una lettura più approfondita e aggiornata.

Non resta che augurare buona scelta.